L’Academia Peregrini, spirito e motivazioni.
L’Academia scaturisce dal magnetismo che Santiago da secoli, emana su tutta Europa coinvolgendo gli animi più sensibili nel piacere di camminare e nel tentativo di dare un nuovo senso al proprio cammino percorrendo itinerari che permettono di immergersi nella natura e nei suoi silenzi.
Il nostro messaggio è rallentare e guardarsi attorno, ritrovare l’autenticità dei contatti umani, e un senso – nuovo e antico insieme – dell’andare per questo mondo a scoprire le bellezze che stanno fuori e dentro di noi. L'Academia Peregrini nasce, il primo di ottobre 2000, come preparazione al Cammino, per sviluppare l'allenamento fisico e spirituale necessari ad affrontare seriamente ed in serenità la via per Santiago. Altra motivazione rivelatasi durante il percorso è stata il riunire ed accomunare tutti coloro che per vari motivi, hanno trovato nel camminare, o magari sono ancora alla ricerca di uno scopo, un modello di vita e di pensiero, un significato al nostro passaggio su questo mondo.
L'Academia Peregrini è un'associazione assolutamente destrutturata, senza burocrazie, non vuole impegnare in alcun modo nessuno di coloro che vi si ritrova, con impegni, quote associative o altri vincoli di sorta al di là di quelli che sono gli impegni che individualmente ognuno sente di avere con se stesso e con i propri fini.
L'essere Camminante, vuol dire immergersi in esperienze, in sensazioni, nel piacere di gustare ciò che la natura, spesso in maniera velata, ci offre, bellezze che la frenesia e la velocità del moderno modo di vivere ci impediscono di vedere; vuol dire imparare ad apprezzare la voce della natura con i suoi silenzi, i suoi sussurri, i suoi respiri, suoni che il frastuono quotidiano che siamo costretti a subire o peggio, cui volontariamente spesso ci sottoponiamo, ci impedisce di assaporare nella loro sottile delicatezza. Vuol dire imparare il silenzio, condizione indispensabile per poter dialogare con se stessi, riflettere sulla nostra nullità nei confronti del mondo, ma anche sulla grandezza spirituale che il buon Dio ha dato all'uomo, grandezza potenziale che chiunque ha ricevuto in dono, che però ogni pellegrino in transito su questo mondo deve saper cogliere e conquistare.Il camminare ci insegna ad apprezzare l'essenzialità delle cose, ci insegna a cogliere la reale importanza di ciò che serve, a capire la futilità, l'inutilità e spesso il peso di tutto il superfluo che, illusoriamente la vita quotidiana ci spaccia per indispensabile.Col cammino si capisce che l'unico bagaglio che potremo portare fino alla meta del nostro pellegrinaggio terreno è quello che siamo, ciò che saremo stati in grado di costruire in noi stessi, il nostro zaino, sarà solo il nostro bagaglio spirituale.